IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
IL DIALOGO INTERRELIGIOSO
Di’: “Uomini, io sono un Messaggero di Allah a voi tutti inviato da Colui al Quale appartiene la sovranità dei cieli e della terra. Non c’è altro dio all’infuori di Lui. Dà la vita e dà la morte. Credete in Allah e nel Suo Messaggero, il Profeta illetterato che crede in Allah e nelle Sue parole. Seguitelo, affinché possiate essere sulla retta via”.
In questi giorni, dopo gli avvenimenti che sono stati e dopo la campagna che hanno subito i musulmani in questo paese, viviamo un grande interesse da parte della gente riguardo la conoscenza dell’islam, questo ha sucitato il Papa del vaticano ad una apertura verso i musulmani e il dialogo con loro. Perciò troviamo diversi inviti da parte di parrocchie e organizzazioni a pertecipare in diverse iniziative di dialogo sia nelle moschee o sia nelle chiese o altro, o anche al livello individuale. Dobbiamo quindi conoscere quali indicazioni ci dà l’islam nel riguardo ?
- Esiste dialogo tra le religioni nell’islam ?
Allah Subhanahu wa taala, ha mandato i Suoi Messaggeri affinché trasmettono il Suo messaggio alla gente, e questo avviene ovviamente tramite il dialogo e il confronto, ma nello stesso tempo ha precisato il ruolo loro: “Al Messaggero [incombe] solo l’onere della trasmissione.” Al Maida 99- “Ammonisci dunque, ché tu altro non sei che un ammonitore e non hai autorità alcuna su di loro” L’Avvolvente 21/22 . “Di’: “La verità [proviene] dal vostro Signore: creda chi vuole e chi vuole neghi”. La Caverna 29- “Non c’è costrizione nella religione. La retta via ben si distingue dall’errore..” La Giovenca: 256-
Il compito dei Messaggeri è in realtà il far arrivare il messaggio alla gente e discuterne con loro con la prova e la ragione.
Quando è arrivata la delegazione dei Cristiani da Najran della penisola dal Profeta- PBSL- gli ha accolti nella sua moschea, e gli ha consentito di eseguire la loro preghiera dentro, gli ha invitato all’islam ma si sono rifiutati, quindi è stato rivelato il versetto Coranico: “Di’: “O gente della Scrittura, addivenite ad una dichiarazione comune tra noi e voi: [e cioè] che non adoreremo altri che Allah, senza nulla associarGli, e che non prenderemo alcuni di noi come signori all’infuori di Allah”.Se poi volgono le spalle, allora dite: “Testimoniate che noi siamo musulmani”. La Famiglia di Imran: 64-
Essa contiene l’invito ad una parola comune: adorare solo il Dio Unico, e non associare nulla a Lui; se invece non accettano lasciate loro la scelta dicendo invece noi ci teniamo all’unicità di Dio: “a voi la vostra religione, a me la mia”. I miscredenti: 6 –
Quello che interessava il Profeta, inverità è non aver ostacoli tra lui e la gente affinchè riuscisse a far sentire la parola di Allah : “non impeditemi di contattare la gente !” poi tocca a loro di credere o meno.
I musulmani non devono perdere nessuna occasione che gli permette di trasmettere il messaggio, e di far sentire la voce dell’islam. Disse il Messaggero di Allah: “Trasmettete anche un solo versetto !”
- I livelli del dialogo:
- Il discorso teologico: (argomenti della fede):
questo rappresenta la base della religione e l’argomento fondamentale, è quello di discutere sulla fede in Dio, il monoteismo ed è compreso nel versetto : “Di’: “O gente della Scrittura, addivenite ad una dichiarazione comune tra noi e voi: [e cioè] che non adoreremo altri che Allah, senza nulla associarGli, e che non prenderemo alcuni di noi come signori all’infuori di Allah”.Se poi volgono le spalle, allora dite: “Testimoniate che noi siamo musulmani”. La Famiglia di Imran: 64-
- Il discorso pratico sociale e anche etico:
qualsiasi altro argomento viene trattato, in verità è importante perché rispecchia un lato e dà un’idea sull’islam, visto che gli insegnamenti dell’islam ricoprono tutti gli aspetti della vita; qualsiasi chiarimento viene dato sull’islam fa parte della “da’wa” perché fa conoscere meglio l’islam che è ignorato dalla maggior parte del mondo, o viene visto da un modo sbagliato e storto.
- L’islam è la religione dell’apertura e della convivenza: perché vorrebbe arrivare a tutti, perciò ha consentito al musulmano mangiare il cibo della gente del libro e sposare le loro donne, questo significa che l’islam permette la convivenza con loro e anche l’affinità, accetta che i parenti del musulmano siano non musulmani..
- L’islam è religione della misericordia: “Non ti mandammo se non come misericordia per il creato.” I Profeti : 107 – perciò il musulmano dev’essere misericordioso con la gente, con gli animali e con tutto il creato, ama la gente e s’impegna per salvargli dal fuoco e a fargli del bene.
- L’islam è la religione della giustizia e la bontà nei confronti di tutti: “Allah non vi proibisce di essere buoni e giusti nei confronti di coloro che non vi hanno combattuto per la vostra religione e che non vi hanno scacciato dalle vostre case, poiché Allah ama coloro che si comportano con equità.” L’esaminata: 8 –
“giudicare con equità quando giudicate tra gli uomini.” Le donne: 58 –
“O voi che credete, attenetevi alla giustizia e rendete testimonianza innanzi ad Allah, foss’anche contro voi stessi, i vostri genitori o i vostri parenti, si tratti di ricchi o di poveri! Allah è più vicino [di voi] agli uni e agli altri. Non abbandonatevi alle passioni, sì che possiate essere giusti. Se vi destreggerete o vi disinteresserete*, ebbene Allah è ben informato di quello che fate.”
Qualcuno potrebbe credere che i non musulmani non possano entrare in moschea, perché sono impuri opure perché le donne non sono coperte o per altri motivi ! se fosse così, quando potranno ascoltare la parola dell’islam ? dove potranno sapere che le moschee non sono come viene descritto nelle mass media: posti insicuri ! invece sono tranquilli, sereni pacifici, e ci ne stanno delle persone benevole, amano la gente, generosi, accettano l’altro di qualsiasi tipo o razza o fede.. Abbiamo sicuramente un esempio eccellente: il Profeta.
Il musulmano (faccendo la da’wa), dialogando deve essere sicuro delle informazioni e delle spiegazione che sta dando sull’islam, perché è rappresentante e portatore del messaggio di Allah e del Suo Profeta, non deve dire cose su cui non ha nessuna prova, o deve riferire alle persone più sapienti nell’argomento.
Il discorso, il tono e il modo devono essere attiranti, semplici facili da capire.. dev’essere sorridente, generoso. E deve cercare il modo più efficace e amabile all’udiente, un discoro che colpice i cuori, e nello stesso tempo deve scegliere gli argomenti opportuni, non quelli che possono offendere o umilia l’ascoltatore sia nella sua fede o nella sua persona.. evitare quanto possibile i paragoni tra la sua fede e quella dell’altro, ma esporre solo la sua.
Bisogna sapere che l’obbiettivo è quello di arrivare ai cuori delle persone, a liberare le loro mente da ogni pregiudizi, equivoci o rancori, quindi liberarlo di tutti ostacoli tranne la prova evidente e la ragione, ritorna alla natura innata che ALLAH ha creato: “natura originaria che Allah ha connaturato agli uomini; non c’è cambiamento nella creazione di Allah. Ecco la vera religione, ma la maggior parte degli uomini non sa.” I Romani: 30 –